La buona condotta e la libertà di circolare.
26 Maggio 2020
Le preoccupazioni di molti di noi sono comprensibili, comprendo la stizza di strade e piazze che si sporcano di una nuova inciviltà, comprendo l’indignazione che si prova guardando da un balcone ragazzi e ragazze troppo vicini, capisco financo lo stupore di fronte ad una vita impertinente che non si guarda, eppure non riesco ad immaginare nulla di diverso. In quello che è successo in questo primo fine settimana di riapertura non c’è nulla di sconcertante. Solo chi non conosce la giovinezza o perlomeno non ricorda quel tempo può sorprendersi di questi comportamenti. Se un pub riapre e la scuola resta chiusa, allora vuol dire che c’è un motivo in più per fare baldoria.
Mentre i ragazzi tornano a gioire, gli adulti badano alle loro economie.
Esterina non ha nessuna colpa.
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“Esterina, i vent’anni ti minacciano,
grigiorosea nube
che a poco a poco in sé ti chiude.
Ciò intendi e non paventi.
Sommersa ti vedremo
nella fumea che il vento
lacera o addensa, violento.
Poi dal fiotto di cenere uscirai
adusta più che mai,
proteso a un’avventura più lontana
l’intento viso che assembra
l’arciera Diana.
Salgono i venti autunni,
t’avviluppano andate primavere;
ecco per te rintocca
un presagio nell’elisie sfere.
Un suono non ti renda
qual d’incrinata brocca
percossa!; io prego sia
per te concerto ineffabile
di sonagliere.
La dubbia dimane non t’impaura.
Leggiadra ti distendi
sullo scoglio lucente di sale
e al sole bruci le membra.
Ricordi la lucertola
ferma sul masso brullo;
te insidia giovinezza,
quella il lacciòlo d’erba del fanciullo.
L’acqua’ è la forza che ti tempra,
nell’acqua ti ritrovi e ti rinnovi:
noi ti pensiamo come un’alga, un ciottolo
come un’equorea creatura
che la salsedine non intacca
ma torna al lito più pura.
Hai ben ragione tu!
Non turbare
di ubbie il sorridente presente.
La tua gaiezza impegna già il futuro
ed un crollar di spalle
dirocca i fortilizî
del tuo domani oscuro.
T’alzi e t’avanzi sul ponticello
esiguo, sopra il gorgo che stride:
il tuo profilo s’incide
contro uno sfondo di perla.
Esiti a sommo del tremulo asse,
poi ridi, e come spiccata da un vento
t’abbatti fra le braccia
del tuo divino amico che t’afferra.
Ti guardiamo noi, della razza
di chi rimane a terra.”
Falsetto di Eugenio Montale.
È vero che noi giovani, dopo mesi di chiusura e distanza, abbiamo tanta voglia di ritrovarci insieme. Tuttavia, io, dopo l’apertura, ho preferito, anche con gli amici, fare delle attività che comunque ci aiutassero a mantenere le distanze, come dei giri in bici. Forse per noi giovani è più difficile tutto ciò, ma ci impegniamo per essere prudenti e rispettare le regole!
Gabriele, grazie. Le tue parole sono belle e libere…
Dopo mesi di lockdown uscire per prendere una boccata d’aria è, con il dovuto rispetto, d’obbligo. C’è da dire che gente adulta esce di sera a far gruppo ma la colpa viene riversata sugli adolescenti…
Io eviterei la guerra a chi rispetta meno le regole, caro Mariano.
Abbiamo “perso” tre mesi di vita, tre mesi di divertimenti e di uscite. Per noi giovani sarà difficile essere prudenti, ma dobbiamo riuscirci per il bene di tutti, per far sì che la vera e propria normalità torni presto.
Esattamente, Chiara.
Sono consapevole del fatto che stiamo attraversando un periodo molto difficile, ma tutto ció non deve assolutamente privarci della nostra libertà. Cerco sempre di stare in contatto con i miei amici e di uscire con loro (attenendomi sempre alle regole) perché è l’unico modo che conosco per stare meglio in questo difficile periodo.
L’amicizia è un buon medicinale, ma prendiamoci cura degli altri…
Trovo normale che sia successo. Siamo ragazzi, ci piace stare tutti insieme. Non ci vedevamo da mesi e la voglia di rivedersi era tanta…
Anch’io non mi stupisco, ma facciamo attenzione e proviamo a tener duro ancora un po’… vedendoci con intelligenza, all’aperto, magari facendo delle passeggiate.
È vero noi giovani, dopo mesi e mesi di chiusura, abbiano avuto tanta voglia di uscire, me compreso. Per noi è sicuramente più difficile, ma ci impegniamo a rispettare le regole.
Attenzione e cura, Francesco… magari provando a recuperare un po’ di normalità.
É inaccettabile che secondo loro, noi ragazzi, dobbiamo stare chiusi a casa, ad aspettare un genitore per uscire.
Credo che nell’ordinanza non vi sia il divieto di uscire da soli, ma il divieto di fare assembramenti. Ad ogni modo il Sindaco è persona disponibile e puoi fare a lui o al Comune le tue legittime domande.
Dopo un lungo periodo di esilio in casa, noi giovani abbiamo una gran voglia di vivere la nostra età. Il nostro comportamento anche se talvolta viola le disposizioni può essere in parte giustificato dal desiderio di vivere.
Io sono d’accordo con te, ma fare attenzione è doveroso. Il quadro epidemiologico è in via di miglioramento, ma non bisogna abbassare il nostro livello d’attenzione.
È vero che per noi giovani è brutto stare a casa. Da qualche settimana per, speriamo rimanga così, con gli amici stiamo uscendo in bici o a piedi, usando però sempre con le dovute precauzioni: mascherina e guanti.
Bene, Stefano.
E vero che il primo fine settimana dopo 3 mesi di chiusura totale, tutti quanto noi abbiamo preso un po’ le cosa alla leggera. La voglia di rivederci, di poter scambiare una parola era tanta e mi mancava stare con gli amici. L’unica cosa da fare è rispettare sempre le regole e andare avanti.
In questo periodo molti ragazzi hanno voglia di uscire, si deve uscire ma sempre rispettando le norme di sicurezza. Alla TV vedo molti ragazzi che formano assembramenti e sono senza mascherina!
Fare attenzione è ancora una prerogativa del momento. Grazie del commento, Danilo.
Molti giovani dopo mesi, finalmente, hanno rivisto i propri amici.
Però non capisco quale sia la tua idea rispetto a quello di cui si discute, Francesco.
Riaprono le attività e anche noi presto ritorneremo alla normalità, ma con responsabilità e attenzione a tutto ciò che ci circonda, con prudenza tutto ritornerà ad essere normale. Deve essere così perché la vita continui ad essere vissuta!
La voglia di uscire è tanta purtroppo è difficile stare lontano con gli amici perché noi vogliamo tornare ad abbracciarci a divertirci…
Secondo me è normale che noi giovani, dopo mesi a casa, siamo usciti a rivedere gli amici. Lo avremmo dovuto fare sempre con le dovute precauzioni, cioè mascherina e guanti.
Purtroppo, caro Gianluca. Speriamo che queste prescrizioni non durino ancora a lungo.