La scuola oggi è appesa a un filo.
Il filo della rete, il filo di mille discorsi irrisolti, antichi, mai conclusi.
Il filo di chi parla tanto e non fa.
Il filo di quelli che fanno tanto e non parlano.
Un filo sottile che rischia di spezzarsi ad ogni minuto, lasciando soli studenti, docenti, genitori.
La scuola deve tornare al centro, cuore della Costituzione, cuore del nostro paese.
Chiediamo al governo di impegnarsi e lavorare seriamente insieme a noi docenti per uno stesso obiettivo: garantire a tutti, indistintamente, il diritto allo studio. Chiediamo soldi, denaro, finanziamenti veri senza i quali la scuola non potrà ripartire.
Noi vogliamo e chiediamo ad alta voce che quel filo ritorni ad essere forte, potente, importante.
Non c’è Repubblica senza scuola!
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Costituzione Italiana
Art 34
La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
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