La buona condotta appesa ad un filo.

La scuola oggi è appesa a un filo.

Il filo della rete, il filo di mille discorsi irrisolti, antichi, mai conclusi.

Il filo di chi parla tanto e non fa.

Il filo di quelli che fanno tanto e non parlano.

Un filo sottile che rischia di spezzarsi ad ogni minuto, lasciando soli studenti, docenti, genitori.

La scuola deve tornare al centro, cuore della Costituzione, cuore del nostro paese.

Chiediamo al governo di impegnarsi e lavorare seriamente insieme a noi docenti per uno stesso obiettivo: garantire a tutti, indistintamente, il diritto allo studio. Chiediamo soldi, denaro, finanziamenti veri senza i quali la scuola non potrà ripartire.

Noi vogliamo e chiediamo ad alta voce che quel filo ritorni ad essere forte, potente, importante.

Non c’è Repubblica senza scuola!

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Costituzione Italiana

Art 34

La scuola è aperta a tutti.

L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

13 Replies to “La buona condotta appesa ad un filo.”

  • La scuola è fondamentale, non dovrebbe essere sottovalutata né dagli studenti, né dal governo. Bisogna far sì che quel filo non si spezzi mai.

    • L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

      La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

      Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

      La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

      E` prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.

      Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

  • La scuola è un diritto di tutti, e sarà proprio essa che in futuro ci farà diventare persone migliori. Anche se spesso per noi giovani è un sacrificio.

    • La scuola è aperta a tutti.

      L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

      I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

      La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

  • Condivido pienamente, prof., la scuola che dovrebbe essere alla base della formazione dei futuri cittadini, soprattutto oggi, è appesa ad un filo. Con il prof. di diritto abbiamo studiato una parte della Costituzione e mi sono accorto che tanti principi fondamentali sono purtroppo garantiti solo sulla carta.

    • La nostra Carta Costituzionale ha bisogno di carne e sangue per proseguire il suo cammino di attuazione. Dovete essere voi, caro Gabriele, a lottare per rendere pieni i diritti sanciti dalla Carta.

  • La scuola ci forma e dovrebbe essere in primo piano, inoltre tutti noi non dovremmo sottovalutarla poiché ci permette di programmare meglio il nostro futuro.

    • Senza scuola non c’è futuro, cara Valeria, o forse c’è il futuro terribile della violenza e della sopraffazione.

  • La scuola è un pilastro importante della nostra società perché essa formerà ognuno di noi prevalentemente nel campo lavorativo. Quindi è un diritto che non va negato a nessuno.

    • Rosamaria, la scuola deve pensare meno al lavoro, a mio avviso, e molto di più alla formazione dell’uomo e del cittadino. La deriva che stiamo vivendo in questi mesi è una deriva aziendalistica, che considera la scuola come un settore produttivo. Bisogna avere in mente la crescita dei nostri ragazzi, ma lo scopo non dev’essere quella di creare bravi lavoratori, ma cittadini consapevoli.

  • Io prof sono pienamente d’accordo con voi che la scuola oggi è appesa a un filo, perché la scuola di oggi è il futuro di domani per tutti quanti noi indistintamente dal ruolo. Speriamo solamente che il Governo metta in atto lart’34 e lo faccia valere veramente per tutti.

  • La scuola è fondamentale per noi ragazzi, perché ci forma e ci garantisce un futuro migliore, anche se a volte per noi ragazzi può sembrare noiosa. Se vogliamo che l’Italia diventi un paese migliore dobbiamo far sì che questo filo non si spezzi.

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