La buona condotta del 3 aprile 2019.

Chi non ha mai insegnato in un professionale non conosce la gioia di un voto positivo.

I miei ragazzi sono amici dei numeri bassi. Incontrano giornalmente i due, i tre, i quattro. Di rado incontrano i 5 sudati e certi sei, pure segnati sul quaderno, li riconoscono come parenti lontani immeritati.

Capita, in alcuni rari, rarissimi casi, di imbattersi in un 8 o un 9. Quella epifania, scritta generalmente su un foglio con la penna rossa, provoca in loro stupore del sangue.

Elémire Zolla, in un celebre libro, intitolato “Lo stupore infantile” racconta l’essere permettessimo, il primordiale stupore del mondo. E’ in quel luogo ideale dove si cela l’unità ed estasi da cui ogni sentimento scaturisce, che vivo la speranza di una rinascita.

Il risveglio di un desiderio sepolto dagli affanni dell’esistenza.

Un nove è solo l’impressione lasciata dal racconto di una storia.

Coraggio!