Kuroko. II giorno di Primavera.

E’ una drammaturga austriaca, Maxi Obexer, ad aprire gli allestimenti finanziati da Europe Connection, progetto in cui Primavera dei Teatri è impegnata nella promozione e diffusione della nuova drammaturgia europea, attraverso la messa in relazione con la produzione artistica regionale. Sono proprio il Teatro della Maruca (Kr) e Anomalia Teatri a portare in scena: “La Nave Fantasma. Non eravamo d’accordo che gli uomini non sono pesci?”, regia affidata a Rita De Donato.

Molti anni fa, era il 2000, assieme ad un amico (che qui non cito perché ha tutto il diritto di dimenticare quell’esperienza), scrissi un testo che pur affrontando un tema del tutto diverso e certamente più misero di quello de’ “La nave fantasma”, viveva le stesse difficoltà di questo allestimento. Per la verità il mio copione era nettamente inferiore, ma poco importa.

La scelta di rappresentare tanti, forse troppi elementi della comunità senza la necessaria convinzione, di parlare genericamente di un argomento che rischia la retorica ricattatoria del bene, di tentare la narrazione epica, pur non essendo Omero (del resto chi lo sarà mai?) fa di una vicenda realmente accaduta, un episodio da repertorio. Il tentativo di mescolare quotidiano e surreale, dramma e comicità deve arrendersi a baffi troppo finti e filmati drammaticamente veri.

TESTI (per approfondire).

Cristina Cattaneo, Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del mediterraneo, Cortina Raffaello Editore.

LO SPETTACOLO

LA NAVE FANTASMA

di Maxi Obexer
regia Rita De Donato
con Carlo Gallo, Rita De Donato, Vincenzo Leto, Mario Russo
traduzione Sonia Antinori
scene Angelo Gallo
assistente alla regia Francesco Franco
produzione Teatro della Maruca, Anomalia Teatri, Primavera dei Teatri
in collaborazione con PAV