Il sabato del villaggio del 24 novembre 2018.

La dubbia dimane non t’impaura.

In principio il Verbo era aiutiamolia casa loro. 

Deve essere stato per questo che qualcuno, un giorno, legati stretti gli affetti, decise di partire.

Uno, poi un altro, poi un altro ancora fino al numero di 15.864, tanti sono i cooperanti impegnati in missioni internazionali. Di questi 2090 sono italiani: gli uomini 758, le donne, più coraggiose, 1.332. 

Fra queste donne c’è Silvia Romano, ventitreenne milanese, impegnata come volontaria nel piccolo villaggio kenyota di Chakama, alle spalle della foresta di Malindi. Silvia è giovane, piena di speranze. A guardarla in una delle tante foto che girano in queste ore, dopo il rapimento avvenuto lo scorso 20 novembre, sembra felice. La sua è probabilmente una felicità senza misura, come ricorda Eraldo Affinati, ripescando una bellissima poesia di Saba.

Io invece, leggendo le bestialità social, ripenso allo sguardo mite di Montale, che ammirava da lontano la giovane Esterina.

Amare il mondo è rischioso, ma non si conosce altro modo di vivere.

Silvia libera.

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