Pregevole Ministro.

Castrovillari,

15 maggio 2021.

Pregevole Ministro,

Le scrivo per senso di responsabilità nella stretta misura di poche righe per rappresentarLe la condizione di vergognosa miseria in cui si trova la scuola secondaria di secondo grado della mia regione.

In Calabria, la formazione alla carta dell’ente regionale ha agevolato la desertificazione delle aule e nel tempo liberato dal virus dell’ignoranza, incontrastato signore della mia terra senza specifici vaccini, si è aperto definitivamente il varco per togliere alle istituzioni scolastica l’ultima opportunità di salvare alcuni dei nostri figli. 

Mi duole dover rimarcare che nemmeno una parola è venuta dalla politica nazionale, tantomeno da Lei, Egregio Ministro, per stigmatizzare la situazione che si è determinata nella regione dove ho scelto di continuare a lavorare.

Nel marzo scorso, in audizione in commissioni congiunte di Camera e Senato sui contenuti della Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza, Lei aveva confrontato i numeri italiani con il resto d’Europa, sottolineando come “Il nostro è il Paese con il più alto tasso di dispersione in Europa, ma soprattutto quello con il più alto divario interno. In alcune aree interne del Sud, in particolare in Calabria, siamo al 33%”.

Cosa succederà alla croce di questo numero a partire del prossimo anno? Se mai dovessimo salvarci da cifre ancora più drammatiche, potremmo mai sperare di recuperare la distanza a cui siamo inchiodati dalle competenze misurate dalle prove INVALSI, che saranno per il 2022 ancora più impietose?

La responsabilità di tale situazione è certamente nostra. E’ nostra la colpa di una Sanità al collasso, nostra la cattiva organizzazione della macchina pubblica, nostra la colpa di una criminalità diffusa che guarda allo Stato come nemico, ma tutte queste colpe hanno una radice prima: quella dell’ignoranza.

Ci dia una mano,

Francesco Gallo.