KUROKO I GIORNATA DI PRIMAVERA.

Qualsiasi incipit è un errore.

L’affermazione, che pure vale in ogni circostanza, in ogni momento della vita, in ogni atto che ci capita di recitare sulle incerte tavole del mondo, in segnate circostanze diventa un teorema.

La I giornata di Primavera dei Teatri, che qui si racconta, non è la prima del festival, iniziato a Catanzaro lo scorso 27 settembre, e nulla ha da spartire con la primavera: il festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea, è costretta da pratiche politico-amministrative ad aggiungere allo sforzo organizzativo quello letterario dell’Opus contra naturam. La primavera che torna in autunno.

Io sono a godermi lo spettacolo della fioritura tardiva con gli allievi del laboratorio teatrale “E.Fermi” Castrovillari. Forse sono loro il capolettera di questa acrobazia di giorni pienissimi.

Li aspetto appena fuori dal teatro Vittoria, con i pass fra le mani.

Anche per l’antico teatro castrovillarese di Via Roma è un inizio provvisorio, sospeso fra le edizioni precedenti un cui la struttura veniva comunque usata pur non essendo completata negli arredi e ciò che accadrà dopo il 6 ottobre, quando il teatro tornerà a chiudere la sua porta in attesa di un’assegnazione che si attende ormai da troppo tempo e con la preoccupazione dei costi di gestione della sala.

Prima dei miei ragazzi arriva Sabrina. La gioia di rivederla, di chiacchierare per un paio di giorni con lei è un privilegio che mi sono guadagnato quando era bambina.

Siamo in fila, Giuseppe ed Alessandro, i miei studenti, scelgono i posti dove sederci. Dopo qualche minuto è buio.

Mario Perrotta parte in vantaggio. Un bès era stato un regalo di una sera modenese. I miei occhi lo guardano con gratitudine. Riconosco Dalila Cozzolino, l’attrice protagonista de L’Italia s’è desta, testo di Rosario Mastrota che mi sarebbe piaciuto portare al Teatro Temple.

Servono tre battute di Mario Perrotta per convincermi che è Gaetano, qualcuna in più per i tre attori nella parte dei suoi figli adottivi. Gli schermi, che campeggiano sul palco mi infastidiscono, seppure danno sostanza alla bravura di Arturo Cirillo, Alessandro Mor, Marta Pizzigallo, Paola Roscioli, Maria Grazia Solano. Arturo Cirillo è così bravo da levarmi persino l’imbarazzo del video. I canti in alcune circostanze soccorrono la scrittura che non sempre mi convince. I ragazzi al pezzo di Colapesce Dimartino chiedono se è finito. Qualche passaggio di troppo e un po’ di stanchezza ci accompagna all’uscita. Giuseppe cerca lumi sull’uso rallentato delle immagine e dei movimenti di scena: un amico tenta ragionevolmente di dare una spiegazione tecnica, io ne abbozzo una drammaturgia.

In due, senza casco, e con il motorino si raggiunge il teatro Sybaris. Sono passati più di vent’anni, ma come allora la pioggia è un rischio trascurabile.

Il secondo spettacolo, Dammi un attimo, di Francesco Aiello e Maria Silvia Greco è un tentativo coraggioso di raccontare la precarietà e le sue fragilità residue. L’attimo di Francesco e Silvia resta però incastrato nelle parole e in una regia che solo in qualche occasione dimostra avvedutezza.

Dopo qualche ora, all’Officina del gusto, arrivano due vocali con alcune riflessioni dei ragazzi: si può andare a letto.

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DEI FIGLI (85’)

di Mario Perrotta

con la partecipazione speciale di Arturo Cirillo e Saverio La Ruina

consulenza alla drammaturgia Massimo Recalcati

con Luigi Bignone, Dalila Cozzolino, Matteo Ippolito, Mario Perrotta

e – in video – Arturo Cirillo, Alessandro Mor, Marta Pizzigallo,
Paola Roscioli, Maria Grazia Solano

e – in audio – Saverio La Ruina, Marica Nicolai, Paola Roscioli, Maria Grazia Solano

aiuto regia Marica Nicolai

costumi Sabrina Beretta

luci e scene Mario Perrotta

video Diane | Ilaria Scarpa | Luca Telleschi

mashup Vanni Crociani, Mario Perrotta

realizzazione scene Fabrizio Magara

sarta Maria Isabel Anaya

foto Luigi Burroni

produzione Teatro Stabile di Bolzano, Fondazione Sipario Toscana Onlus, La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale, Permàr

in collaborazione con Comune di Grosseto, Teatro Cristallo, Olinda residenza artistica, La Baracca – Medicinateatro, Duel

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TEATRO ROSSOSIMONA / AIELLO / GRECO 

DAMMI UN ATTIMO Prima nazionale (60’)

drammaturgia e regia Francesco Aiello e Mariasilvia Greco

con Francesco AielloMariasilvia GrecoElvira Scorza

direttore di produzione Lindo Nudo

responsabile tecnico Jacopo Andrea Caruso

ufficio stampa Franca Ferrami

social media Giovan Battista Picerno

produzione Teatro Rossosimona/Teatro del Carro MigraMenti Spac Badolato CZ/ Scena Verticale – Residenze artistiche nei territori